Nonostante Venezia sia una delle città più fotografate al mondo, in pochi riescono a catturare l’immagine di Venezia sospesa per magia sulla laguna, in una commistione unica tra acqua e pietra.
Per fortuna, esistono numerosi grandi artisti che hanno rappresentato il fascino e il mistero di Venezia, immortalando per sempre nelle loro opere la bellezza segreta e intima della città, che non sempre si riesce a scorgere dal vivo!
Un grande artista che, attraverso le sue opere, è stato in grado di esaltare la profonda anima di Venezia è William Turner, uno dei più importanti esponenti del Romanticismo inglese.
Nella sua vita, il pittore William Turner soggiornò solo tre volte a Venezia. Quattro settimane in tutto tra il 1819, anno del suo primo Grand Tour, e il 1841, anno del suo ultimo viaggio in Italia.
Nonostante la sua breve permanenza a Venezia, Turner sviluppò con la città un rapporto così intenso da lasciare una traccia indelebile.
Turner fece convivere nelle sue pitture due aspetti diversi di Venezia: una città pubblica, fatta di grandi monumenti e di soggetti riconosciuti, e una dimensione invece più riservata, fatta di momenti di riflessione e di paesaggi che hanno un legame fortemente personale.
Questo secondo aspetto è sicuramente quello che più permette di intuire il rapporto tra l’artista e la città, e di vedere alcuni sprazzi e angoli di una Venezia meno considerata nel panorama artistico. Nei suoi dipinti, raffigurò il senso di una Venezia diversa rispetto a quella delle folle in Piazza San Marco e del traffico acqueo sul Canale della Giudecca.
Quella di Turner è una Venezia trasparente, luminosa e ricca di colore. Le sue opere si focalizzano su un uso inedito del colore che rende l’immagine rappresentata carica di un pathos innovativo.
L’elemento più ricorrente tra i soggetti di Turner è l’acqua della laguna, rappresenta in ogni dettaglio, in ogni riflesso, senza mai ingabbiare il movimento, come si può vedere nell’opera “La Dogana, San Giorgio e le Zitelle dalla gradinata dell’albergo Europa”